IL COLTELLO SARDO,
ANTICA TRADIZIONE

La Sardegna è una terra ricca di giacimenti metalliferi e sin dal periodo nuragico ha avuto si è distinta nella produzione di utensili da taglio. L’arte del coltellinaio era un lavoro molto pregiato riservato a pochi.

Oggi oltre che nell’uso pratico, il coltello sardo, creato nelle sue più varie espressioni artistiche, è richiesto anche come oggetto pregiato da collezione, oggetto d’arredo o semplicemente per stupire gli ospiti con la bellezza degli utensili più comuni.

I sardi hanno fatto della coltelleria una delle attività più importanti legata alla vera tradizione ancora molto presente nell’isola.

TIPOLOGIE DEL
COLTELLO SARDO

Esistono diverse tipologie di coltello sardo, ognuna ha una sua storia e un uso particolare che lo caratterizza.

La pattadese

La tradizione di questo coltello è originaria di appunto di Pattada, paese del Logudoro dove due abili fabbri, i fratelli Giovanni e Giuseppe Bellu tra il 1800 e il 1900 diedero vita appunto a “sa resolza” .

L’arburese

Il coltello arburese a lama panciuta, viene usato solitamente dai cacciatori, per scuoiare le prede,

Lametta tempiese

La lametta o mozzetta tempiese è invece tipica del sassarese ed è stata creata in seguito ad una legge del 900 che impediva l’uso di coltelli con la punta all’interno delle miniere.